...diventare un boccone di pane per gli altri...
Quante volte da bambini ci siamo sentiti dire «Ti mangerei di baci», forse perché l’amore tende a fare dell’altro la carne della propria carne; e quante volte «i grandi» ci hanno stretto così forte nell’abbraccio da farci mancare il respiro, da farci quasi male, mordicchiandoci il collo o le guance.
Allora forse è questo che oggi Gesù ci chiede: amami così tanto da fare di me una cosa tua, amami con tanta passione da diventare inscindibili, uno nell’altro senza separazione: «Rimani in me e io in te», come una comunione vera, sostanziale, esistenziale.
«La terra, la bellezza, l’amore, / tutto questo ha sapore di pane -scrive Pablo Neruda- del mare e della terra faremo pane, / coltiveremo a grano la terra e i pianeti»
e credo sia anche l’invito di Gesù per noi oggi, quello di diventare a nostra volta un boccone di pane per gli altri, un anticipo di cielo per chi ci circonda, per tutti quelli che hanno nostalgia del pane di casa.
Non potevi scegliere altro, Tu che ami la piccolezza e i dettagli, non potevi rifugiarti in posti migliori: un pane da addentare con la fame degli innamorati e una goccia di sangue per dipingere la vita di infinito.