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SETTIMANA SANTA 2024
SABATO 23 marzo: VIGILIA DELLE PALME
DOMENICA 24 marzo : SOLENNITA’ DELLE PALME
ore 10.00 - 18.30
LUNEDI’ SANTO 25 marzo ore 08.30 S. Messa
MARTEDI’ SANTO 26 marzo ore 08.30 S. Messa
MERCOLEDI’ SANTO 27 marzo ore 08.30 S. Messa
GIOVEDI’ SANTO, 28 marzo
Ore 20.00 Cena del Signore
VENERDI’ SANTO, 29 marzo
Ore 15.00 Celebrazione della Passione del Signore
Ore 20.00 Via Crucis
SABATO SANTO, 30 marzo
Ore 21.00 Veglia Pasquale
DOMENICA DI PASQUA , 31 marzo
CELEBRAZIONE COMUNITARIA
DELLA RICONCILIAZIONE
LUNEDI’ 25 MARZO
ore 17.00
ore 20.00
...la bellezza...
di viaggiare insieme
THAILANDIA
16-27 gennaio 2024
GRECIA
4-11 aprile 2024
ARMENIA
15-20 MAGGIO 2024
CAIRO e CROCIERA sul NILO
11-18 ottobre 2024
I gruppi, al momento, sono al completo. Ci si può sempre iscrivere "con riserva" . Qualche persona potrebbe ritirarsi.
Tenere dentro un fuoco che brucia
Nel Vangelo, incontriamo una parola che sembra messa lì quasi per caso, una parola un po’ desueta, che rimanda ad un sapore antico, ad un ricordo lontano: la parola zelo, che sta per ardore, fervore, passione; se andiamo al significato del suo termine greco, zèsis, troviamo ebollizione.
Ci sono cose, e sono le migliori, che si fanno solo per passione, quella passione che ci infoca, ci fa sdegnare e lottare di fronte alle ingiustizie e ai soprusi, in cui a spingerci è un impeto dinanzi allo sciupìo, o al disonore di una realtà.
Sentiamo dentro una specie di furore che reclama rispetto, che grida e brucia.
Anche noi siamo capaci di zelo, non quello che imprigiona e ci ingabbia nella rigidità di un pensiero o di una ideologia, non quello sbagliato di un possesso che non ammette libertà, ma anzi quello liberante, che sa aprire le sbarre di una prigionia, che fa volare. Che dà vita alle scintille.
Questa passione anima Gesù, la passione per la sua “casa”: per il tempio che vede ridotto a mercato e per tutto quel che al mondo c’è di sacro.
Bruciava Gesù quando piangeva su Gerusalemme e quando a Nain toccava la bara del bambino morto; ardeva quando davanti ad una folla di straccioni e miserabili li chiamava beati; e si scaldava di passione dinanzi al giovane ricco o a Zaccheo.
È il fuoco di chi è perdutamente innamorato che parla alla samaritana, che salva l’adultera, che incrocia lo sguardo di Pietro subito dopo il suo tradimento.
Quel fuoco che vuole restituire dignità e rispetto, fiducia e innocenza. La casa di Dio non è fatta solo di mattoni: com’era difficile da capire per i Giudei e a volte anche per noi: casa di Dio è il filo d’erba e il cuore dell’uomo, è la stella nel cielo e il bambino dalle mani sporche. Casa di Dio è tutto ciò che Lui può abitare, amandolo. Gesù vuole «incendiare le nostre abitudini» (Mariangela Gualtieri), appiccare un fuoco a tutto quel che sporca e disonora la sua casa, il sacro che ci abita e ci circonda. E noi altro non siamo che le scintille di quel fuoco, anche noi capaci di rompere il ghiaccio dell’indifferenza, di spezzare il gelo delle violenze, di sciogliere i lacci che annodano e soffocano. «Tieni dentro di te un piccolo fuoco che brucia; per quanto piccolo, per quanto nascosto» (Cormac McCarthy): tienilo dentro di te, non farlo spegnere, non permettere al freddo di insinuarsi, alle consuetudini di installarsi, alle comodità di accecarti. Scalda la vita con la tua passione.
THAILANDIA
Esperienza meravigliosa,
bellissimo gruppo,
volti sempre felici,
grandi sorrisi,
giorni indimenticabili,
arte e mistica !